Origini e storia
Il Dobermann, che deve il suo appellativo a Friedrich Louis Dobermann che creò la razza intorno al 1850, è un cane originario della Turingia in Germania.
L’intento dell’allevatore fu quello di ottenere esemplari coraggiosi, dotati di un carattere indomito e soprattutto legati visceralmente al padrone oltre che addestrabili per la difesa.
Si tratta di cani che rappresentano il risultato di numerosi incroci, studiati appositamente per unire doti caratteriali di varie razze, come il pastore tedesco, il rottweiler, il pinscher e l’alano blu.
La razza, che fu riconosciuta ufficialmente nel 1898, si impose fin da subito per le sue doti di intelligenza, obbedienza e affidabilità, tanto da venire impiegata dall’esercito tedesco durante la guerra per la ricerca di feriti e dispersi.
Anche i Marines Americani hanno spesso utilizzato i Dobermann nelle azioni belliche, denominandoli “Devil Dog” con riferimento all’aspetto delle orecchie tagliate, molto simili ai cornetti del diavolo.
Aspetto
Di taglia medio-grande e di aspetto longilineo e slanciato, questo cane si distingue per un’innata eleganza e per un portamento nobile e austero.
Pur essendo dotato di una possente muscolatura, il corpo da l’impressione di leggerezza, anche per l’armonia delle forme.
Il cranio, che si presenta forte con stop ben pronunciato e con occhi piuttosto piccoli ma particolarmente vivaci ed espressivi, si innesta su un collo muscoloso.
Le orecchie, che pendono adiacenti alle guance, sono state oggetto (fino a qualche anno fa) di taglio, per ottenere un aspetto appuntito e rivolto verso l’alto.
Il mantello deve essere corto, lucido e di colore nero focato, con possibile variante marrone focato, mentre non sono ammesse altre variazioni cromatiche.
Nel complesso il Dobermann ha un aspetto maestoso nonostante la mole non eccessiva, ed è caratterizzato da linee eleganti e ben definite, che si sviluppano armoniosamente dal cranio alla coda.
Carattere e attitudini
Contrariamente a quanto si possa credere, il Dobermann non è un cane aggressivo o feroce e non conosce la violenza, a patto di non innescare in lui comportamenti reattivi.
Essendo legato al padrone in maniera quasi ossessiva, la sua tendenza è quella di difenderlo sempre e comunque, tutte le volte in cui se ne presenti l’occasione.
Grazie al suo eccezionale livello d’addestrabilità, questo esemplare può sviluppare al massimo le sue doti di obbedienza, confermandosi un prezioso compagno di vita per tutta la famiglia, e anche per i bambini verso i quali mostra delicatezza e sensibilità.
Energico, curioso, allegro e tollerante, il Dobermann predilige il gioco e patisce moltissimo la solitudine.
Leale e particolarmente attento all’ambiente che lo circonda, è in grado di capire velocemente quale sia il comportamento da assumere in determinate circostanze di pericolo.
È sempre consigliabile un’adeguata socializzazione durante l’adolescenza, una ferma educazione e una coerenza di base da parte del padrone per impostare un rapporto corretto con il cane.



